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Dal sogno all'incubo americano in "Ohio" di Markley

La partenza dopo il diploma della classe 2001 segna un momento cruciale per la fine di un ciclo: è il passato di quattro protagonisti che partono e si rincontreranno dieci anni dopo. Ognuno ha la propria vita, ma nel ricontatto del passato quale nuova consapevolezza porti?

Sempre che ci sia una nuova consapevolezza, un nuovo schema da adattare al reale. Perché si può sempre cercare di iterare un meccanismo conosciuto che finirà solo per autoalimentarsi fino alla distruzione. L'esplosione della bolla americana inizia così, con le ultime fiamme di un sistema capitalistico che si riversa nelle relazioni.


Le amicizie nascono per necessità, al primo momento utile si possono abbandonare. Ci sono più dei valori? Non esattamente. C'è una disillusione, una deflagrazione o un pagamento che i personaggi devono per le azioni del passato (rimaste ancora vive nella cittadina immobile) che sembravano sospese nelle nuove vite.


Crepe nelle quali si insinua tutto il male dove si crogiola New Canaan, tra malavita e droghe. E da queste crepe riemergono gli errori che portano a un cortocircuito. Il vuoto del quotidiano si è fatto troppo pesante in una società che odia se stessa.


Lo stile crudo ma accompagnatore di Markley ci mostra tutte e quattro le vite dei personaggi, nati dalla sua penna eppure così veri, imperfetti, cresciuti in situazioni terribili e ingabbiati per forza di cose in una realtà che plasma a suo piacimento -- se non riesci a liberarti. Abbiamo Bill, con idee politiche radicali che lo portano al licenziamento. Dan, un soldato tornato dall'Iraq. Stacey, che si era liberata dalla sua condizione repressa ma deve tornare a riviverla e Tina, abusata e tornata per riscattare il conto.


Se ti guardi indietro, potresti rimanere investito dall'orrore del passato. Eppure non c'è altra scelta per i personaggi, perché quella cittadina è così chiusa che non permette rinnovamento. Solo fuori si potrebbe trovare dell'altro, l'altro al quale si anela e che le persone oppresse conoscono. Una sensazione che spinge ad azioni, a trovare un risvolto non sempre è positivo.


Einaudi ci pubblica questo piccolo gioiellino, esordio di uno scrittore americano che ha tutto il potenziale e la voce di quella letteratura americana che già conosciamo: solo, con un nuovo punto di vista. Markley vuole svelare le crepe, illuminarle con fare indagatorio e a tratti ironico, forse.



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